Sembrava fatta. Eppure un nuovo focolaio di covid 19 è stato individuato in Cina e in qualche modo sembra di tornare dove tutto è iniziato, in un mercato. Stavolta non è quello di Whuan, ma siamo a Pechino, il più grande mercato all'ingrosso di generi alimentari della capitale. Il mercato della carne Xinfadi, chiuso nella notte dalle autorità sanitarie dopo l'aumento dei contagi verificatosi negli ultimi giorni. Al momento sono 7 i casi accertati di coronavirus collegati al mercato, casi ufficiali, ma secondo il tabloid global Times sarebbero invece già 45 i tamponi positivi, 11 complessi residenziali sottoposti al lock down isolati per 2 settimane e 9 scuole, tra elementari e materne, sempre nei dintorni del mercato di Xinfadi temporaneamente chiuse, ora dopo 55 giorni senza alcun contagio, dopo essere riusciti a mettere sotto controllo le infezioni interne da coronavirus la Cina è costretta a prendere di nuovo decisioni drastiche, è di ieri quella di rinviare l'apertura, prevista per lunedì, delle scuole primarie della capitale e oggi l'isolamento di alcuni quartieri e della chiusura del mercato. In programma c'è il rafforzamento ulteriore di strategie di prevenzione e controllo con tamponi programmati per circa 10000 persone che hanno frequentato il mercato e poi la sospensione degli spostamenti tra province e degli eventi sportivi.