Il presidente degli Stati Uniti che balla YMCA con i Village People, il giorno prima dell'insediamento. Se l'intento di Trump è quello di far saltare di nuovo gli schemi questo è un buon modo per dimostrarlo. Agiremo con forza e velocità, promette, via il bando alle trivellazioni petrolifere offshore, stop alle politiche di inclusione, equità e diversità, sigilli al confine col Messico e massima severità contro gli illegali. Si parla di circa 50 ordini esecutivi già pronti e secondo il New York Times Trump potrebbe firmarli direttamente sul palco della Capital Arena a beneficio dei fan. Trump rivendica il successo della tregua in Medio Oriente e assicura, ora niente più terza guerra mondiale. Scontata la presenza di Elon Musk sul palco, meno scontato l'impegno di Tim Cook. Apple, secondo il presidente eletto, ha promesso investimenti massicci nella nuova America trumpiana. Da rivendicare, agli occhi di Trump, c'è anche un altro successo, il ritorno on-line di Tik Tok, l'idea è quella di far diventare l'app per metà americana. Con una frase sibillina il presidente lascia intendere che grazierà chi è finito nei guai per l'assalto a Capitol Hill nel 2021. Venerdì andrò nella California devastata dagli incendi, assicura poi, e ancora desecreterò i documenti sugli omicidi dei Kennedy e di Martin Luther King. È ancora la fase delle parole, da oggi si passa ai fatti. Il freddo sposta il giuramento all'interno e priva Trump dell'amatissimo bagno di folla, ma lo libera anche dall'ossessione, spesso fonte di polemiche, per la vastità delle platee che lo applaudono. Che il Trump 2.0 abbia inizio, tra molte promesse e svariate incognite.