Dopo i primi positivi riscontrati nelle delegazioni olimpiche arrivate nei giorni scorsi, 15 in totale per ora, il virus è arrivato anche all'interno del villaggio olimpico, sin qui considerato una bio-fortezza impenetrabile. Ed è subito polemica, perché nonostante l'abbondanza di informazioni e di personale dedicato non è ancora chiaro quali siano le procedure da seguire in caso di contaminazione all'interno di Tokyo Traz, come qualcuno ha cominciato a chiamare il villaggio olimpico, dopo che l'ordine dei medici e dei farmacisti giapponese ha confermato di non essere in grado di garantire una assistenza specifica. La lunga, estenuante procedura imposta agli stranieri che arrivano in Giappone in questi giorni, atleti e addetti ai lavori compresi, non sembra poter garantire quella bolla cui anche ieri il Presidente del CIO Thomas Bach ha fatto riferimento, scusandosi per i disagi ma chiedendo ai giapponesi, che continuano ad essere profondamente contrari e sempre più preoccupati per questi Giochi, di sostenere le oramai imminenti Olimpiadi. Ma non c'è solo l'emergenza Covid a preoccupare gli organizzatori, vecchie rivalità e tensioni sono già riemerse tra Corea del Sud - il Nord non partecipa - ed il Giappone, con la delegazione coreana invitata a togliere dai loro balconi degli striscioni che inneggiano alla resistenza contro l'invasione giapponese ed il Giappone invitato a non utilizzare la vecchia bandiera del sole a strisce, simbolo del militarismo e delle aggressioni del secolo scorso. Polemica anche per le mancate dimissioni di Keigo Oyamada, in arte Cornelius, uno dei compositori delle musiche della cerimonia di apertura. In passato aveva ripetutamente abusato di compagni di classe disabili, vantandosene in una recente intervista. Troppo tardi prendere provvedimenti ora a pochi giorni dall'inaugurazione, ha detto la Presidente del Comitato Olimpico Organizzatore Seiko Hashimoto, ricordando che il musicista ha chiesto pubblicamente scusa. Non sono le prime e probabilmente non saranno le ultime che il Comitato Organizzatore dovrà fare nel corso di questi giochi complicati e, obiettivamente, pericolosi.