Gli attacchi israeliani non si placano nella Striscia. Mentre i raid radono al suolo edifici residenziali, i mezzi corazzati avanzano tra le strade di Gaza City. Obiettivo: conquistare il centro urbano più grande del territorio palestinese, considerato dall'Intelligence una delle ultime roccaforti di Hamas. Secondo le stime dell'esercito israeliano, nelle ultime settimane dopo ripetuti ordini di evacuazione, hanno lasciato il capoluogo dell'enclave circa 700 mila palestinesi su 1 milione e sarebbero decine di migliaia le persone in fuga dalla città. La direzione il sud, ma l'unica strada percorribile, la costiera Al-Rashid, è congestionata e non priva di ostacoli. C'è chi soccombe dopo chilometri macinati a piedi senza acqua e cibo, per la fatica e chi sotto le macerie, come una decina di persone, tra cui alcuni bambini rimasti uccisi dopo che un raid israeliano ha centrato il palazzo in cui si erano rifugiati ad Al Zawaida nella striscia centrale. Nel mirino di Israele anche lo Yemen. Aerei jet hanno sganciato oltre 65 bombe sulla capitale Sana'a colpendo, a detta dell'IDF, obiettivi strategici degli Houthi, milizia sciita alleata dell'Iran. Il bilancio provvisorio è di due vittime e di decine di feriti. L'attacco è la risposta dello stato ebraico al drone lanciato mercoledì dagli Houthi che ha colpito la città israeliana di Eilat sul Mar Rosso, ferendo una ventina di persone di cui due in modo grave. .























