È stata una delle paure più diffuse durante il picco del contagio, gli asintomatici, oggi non più così pericolosi, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Veicolo numero uno per numerosi scienziati. Diversamente, per Maria van Kerkhove, direttore del team tecnico dell'OMS, è molto raro che una persona senza sintomi possa contagiare un altro individuo. A sostegno della teoria, spiega Kerkhove, studi effettuati in diversi Paesi, avvalorati dai tracciamenti. La confusione monta anche sull'utilizzo dei guanti di plastica, non più utili, ancora secondo l'OMS. Tutt'altro, l'uso potrebbe aumentare il rischio di autocontaminazione. D'obbligo in diversi supermercati, oltre che nei mezzi di trasporto alla riapertura del lockdown, se usati a lungo e poi portati alla bocca, diventano pericoloso veicolo di trasmissione del Covid-19. Molto più utile, invece, lavarsi frequentemente le mani. Tra studi e indagini per svelare i lati oscuri della tragedia, l'Harvard Medical School di Boston ha diffuso la sintesi di una ricerca ancora in corso: il virus potrebbe essersi diffuso già nell'agosto del 2019. Da quel momento, nei parcheggi degli ospedali di Wuhan, focolaio della pandemia, risulta un notevole aumento delle auto. Lo studio si basa sulle immagini satellitari nel periodo che va da gennaio 2018 ad aprile 2020, dati che sarebbero avvalorati da ricerche in rete. Termini come diarrea e tosse sarebbero stati ossessivamente digitati già a tre settimane dal picco. Il sospetto è che l'emergenza sanitaria abbia preceduto il riconoscimento del Coronavirus da parte delle autorità cinesi, ma gli stessi ricercatori chiariscono che non vi sia, però, una provata correlazione tra le auto e l'aumento dei contagiati. Immediata la replica del portavoce del Ministro degli esteri cinese. Fake news, secondo il portavoce, che la Comunità internazionale dovrebbe combattere, collaborando come per la pandemia globale.