Intendiamo bloccare la diffusione del virus e siamo in grado di farlo, nei paesi in cui il vaiolo delle scimmie non è endemico. È questo il messaggio dell' Organizzazione Mondiale della Sanità che ancora non può rispondere alla domanda se il virus sia mutato o meno anche se, aggiunger l'OMS, alla luce delle conoscenze attuali il virus tende ad essere piuttosto stabile e non ci sono casi gravi. Al giorno d'oggi poi non deve stupire che l'analisi scientifica debba incrociare la strada con le teorie che emergono dai social network. L'OMS che ha identificato diversi casi di vaiolo delle scimmie tra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, fa una precisazione importante in tal senso: Questo virus non è una malattia omosessuale come hanno cercato di etichettare alcune persone sui social network. L'OMS inoltre, che ha in programma per la prossima settimana un incontro globale per discutere quanto si sa al momento a livello di ricerca, epidemiologia, diagnosi terapie e vaccini, indica quali sono le direttrici da seguire al momento. L'identificazione precoce e l'isolamento dei casi. Queste misure sono raccomandate dall'OMS e dal Centro Europeo per la Prevenzione ed Controllo delle Malattie che invita i paesi UE ad aggiornare i loro meccanismi di tracciamento dei contatti, la capacità diagnostica per il virus e rivedere la disponibilità di vaccini contro il vaiolo, antivirali e dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari. I sintomi dei casi rilevati in Europa, 190 in 16 paesi, presentano sintomi lievi al momento e sembra che il vaccino anti vaiolo fatto da bambini protegga chi attualmente è over 50. I casi accertati in Italia Intanto sono quattro, mentre 15 sono le persone in osservazione.