Il Canada si unisce a Francia e Gran Bretagna e annuncia di voler riconoscere uno Stato palestinese a settembre, mentre aumenta la pressione internazionale su Israele a causa della carestia in corso della guerra a Gaza. L'ultima mossa lascia gli Stati Uniti sempre più isolati. Anche i più stretti alleati prendono le distanze dalle operazioni militari israeliane. Il Presidente degli Stati Uniti critica la decisione canadese, minacciando di far saltare i colloqui commerciali in corso con Ottawa. Il commento di Donald Trump arriva durante una fase di intensi negoziati commerciali tra i due Paesi. C'è tempo fino al 01/08 per trovare un accordo tra le parti, altrimenti gli Stati Uniti imporranno tariffe del 35% su alcuni beni canadesi. La mossa del Canada segue gli annunci della Francia, che aveva dichiarato di voler riconoscere uno Stato palestinese a settembre e del Regno Unito, che lo farà anche se Israele non rispetterà le condizioni, tra cui l'accettazione di un cessate il fuoco. Il Ministero degli Esteri israeliano commenta la decisione canadese parlando di una "ricompensa ad Hamas". Il tutto in un momento di rinnovata attenzione internazionale sulla guerra a Gaza, in particolare sulla crisi alimentare in corso causata dal blocco degli aiuti umanitari da parte di Israele. Per questo Trump ha chiesto all'inviato americano in Medio Oriente Steve Witkoff, di volare in Israele. Il Washington Post pubblica i nomi dei 18.500 bambini palestinesi morti a Gaza. Per leggerli tutti servirebbero almeno 8 ore, perché un terzo delle oltre 60mila vittime sono minori. Dalle prime luci dell'alba, anche oggi, sono almeno 27 i palestinesi morti in seguito agli attacchi delle forze israeliane nella Striscia di Gaza. .























