L'allarme globale per gli sviluppi della guerra in Ucraina spinge i paesi nordici Svezia, Norvegia, Finlandia e Danimarca a firmare una lettera di intenti per creare una difesa unificata volta a contrastare la crescente minaccia della Russia. Sebbene Joe Biden abbia assicurato che la Cina non ha consegnato armi alla Russia, un sostegno del genere porterebbe certamente ad un conflitto globale. Un ridimensionamento dei piani del Cremlino sulla conquista di nuovi territori ucraini a vantaggio del consolidamento delle posizioni è oggetto di nuovi report di intelligence occidentali. 007 britannici parlano di un logoramento delle forze di Mosca che sarebbe orientata allo stop del reclutamento di nuovi soldati russi a vantaggio dei mercenari, anche in vista delle presidenziali. Prioritario per il Cremlino è escludere gli effetti negativi della guerra sul voto, per questo si fa più duro il pugno di Mosca contro gli oppositori a Putin. L'ultimo caso è quello di Elvira Vikhareva, avvelenata con metalli pesanti come Navalny, il leader dell'opposizione candidato alle ultime elezioni presidenziali, finito avvelenato e in carcere. Le armi sono poche per entrambi e ciò si riflette sul campo. La battaglia di Bakhmut, fronte simbolico di tutta la guerra negli ultimi mesi è in stallo. L'ONU accusa Mosca e Kiev di esecuzioni sommarie sui soldati mentre Kiev lancia l'allarme. Rischio disastro nucleare per la centrale di Zaporizhzhia a causa di un guasto nel sistema di raffreddamento dei reattori.