Tra le macerie di Khan Younis e delle altre città di Gaza si accumulano tonnellate di immondizia e acque di scolo. I servizi pubblici sono fermi e i campi profughi vivono tra cattivi odori e infezioni. Secondo l’UNDP dell’ONU ci sono 2 milioni di tonnellate di rifiuti non trattati, con rischi enormi per salute e ambiente. Medici locali segnalano epidemie cutanee e mancanza di medicine.























