Il Commissario di Polizia israeliano in coordinamento con il Ministro della Pubblica Sicurezza ha ordinato un'indagine sull'incidente. I risultati saranno presentati nei prossimi giorni. É questo il comunicato con cui la Polizia israeliana annuncia l'apertura di un'inchiesta dopo gli scontri avvenuti durante i funerali a Gerusalemme Est della giornalista palestinese Shereen Abu Aqleh, scontri che mostrano il duro intervento degli agenti, scontri così violenti da far cadere la bara a terra. Le immagini che hanno fatto il giro del mondo hanno provocato una reazione durissima. A dare il benvenuto tutte le organizzazioni internazionali per le indagini sull'assassinio, tranne Israele, la stessa autorità nazionale palestinese, ma a chiedere di far luce sull'accaduto sono stati anche lo stesso Presidente americano Joe Biden, il Segretario di Stato Usa Anthony Blinken e l'Unione europea. Dura la denuncia per l'intrusione della Polizia al corteo funebre. I familiari della reporter uccisa mercoledì a Jenin mentre copriva un'operazione dell'Esercito nel campo profughi, avevano chiesto rispetto per le persone in lutto e il corteo funebre, ma la violenza non si è fermata nemmeno di fronte al dolore, sfociando in un conflitto a fuoco fra miliziani palestinesi e militari israeliani, nessun rispetto per la giornalista, volto noto e amato di Al Jazeera, un simbolo per i palestinesi che sempre in prima linea aveva raccontato il conflitto tra le due fazioni.























