Per la prima volta, il Papa entra dentro le suggestive rovine del Colosseo uno dei monumenti più celebri dell'umanità. E qui, nel luogo dove i primi seguaci di Gesù morivano durante le persecuzioni decisi dagli imperatori, si svolge la preghiera dei Cristiani di oggi, durante l'evento internazionale "Il grido per la pace". Leader di altre fedi si rivolgono alle divinità in cui credono in luoghi vicini. Poi, Papa Francesco sale sul grande palco bianco di fronte al Colosseo insieme ai rappresentanti delle altre religioni, mentre il Presidente della Comunità di Sant'Egidio, Marco Impagliazzo. elenca i tanti luoghi di dolore e di sofferenza del mondo, i tanti conflitti, le tante terribili guerre. Al Colosseo, ci sono ebrei, musulmani, induisti, buddisti e tanti altri. Francesco, parlando delle guerre, in particolare del conflitto in Ucraina, denuncia che il grido della pace viene zittito dalla retorica bellica e dall'indifferenza. Non siamo neutrali, mascherati per la pace aggiunge. E se attorno a noi, sentiamo il grido della guerra, non bisogna rassegnarsi. I Popoli vogliono la pace. E Bergoglio lancia un allarme sul pericolo atomico. "Per favore, non lasciamoci contagiare dalla logica perversa della guerra; non cadiamo nella trappola dell'odio per il nemico. Rimettiamo la pace al cuore della visione del futuro come obiettivo centrale del nostro agire personale, sociale e politico. A tutti i livelli. Disinneschiamo i conflitti con l'arma del dialogo". Poi, i leader religiosi firmano insieme il documento finale che implora la pace ed è Edith Bruck, la scrittrice sopravvissuta ai campi di sterminio, a consegnarla simbolicamente ai giovani di varie nazioni.























