I piccoli alzano le loro manine verso la finestra dove si affaccia il Papa, in mano tengono le statuette del Bambino Gesù che depositeranno nei loro presepi la notte di Natale. È la domenica chiamata "dei bambinelli", una tradizione molto cara in particolare ai bambini di Roma e alle loro famiglie. E Francesco, dopo aver ricordato nella catechesi iniziale che anche Giovanni Battista ebbe dei dubbi e mentre era in carcere domandò ai suoi discepoli di andare a chiedere a Gesù se era lui il Messia che aspettavano e il papà commenta che anche il più grande credente a volte attraversa il tunnel del dubbio e la cosa può essere salutare perché Dio è più grande dell'immagine che ce ne facciamo, impartisce la benedizione ai bambinelli dei presepi, ricordando quanto è terribile quello che accade in Ucraina, anche ai bambini della nazione sotto attacco. "E ora benedico i bambinelli, cioè le statuine di Gesù Bambino, che voi cari bambini e ragazzi avete portato qui è che poi tornando a casa metterete nel presepe. Vi invito a pregare davanti al presepio perché il natale del Signore porti un raggio di pace ai bambini del mondo intero, specialmente a quelli costretti a vivere i giorni terribili e bui della guerra. Questa guerra in Ucraina che distrugge tante vite, tante vite e tanti bambini.".























