Il Papa reagisce all'ondata di shock e di sdegno che si è sollevata in Canada, dopo la scoperta dei corpi anonimi di centinaia di studenti, in una delle tante scuole che un secolo fa vennero volute dal Governo, per assimilare forzatamente le popolazioni indigene del Paese e furono gestite da religiosi. "Seguo con dolore, le notizie che giungono dal Canada, circa la sconvolgente scoperta dei resti di 215 bambini, alunni della Kamloops Indian Residential School, nella provincia della Columbia Britannica. Mi unisco ai Vescovi canadesi e a tutta la Chiesa Cattolica in Canada, nell'esprimere la mia vicinanza al popolo canadese, traumatizzato dalla scioccante notizia. La triste scoperta, accresce ulteriormente la consapevolezza dei dolori e delle sofferenze del passato". È immediata la risposta del Papa al Premier canadese Trudeau, che in conferenza stampa ha detto che su questo caso si sta assistendo a resistenze, da parte della Chiesa. Francesco, sabato ha convocato i due Cardinali canadesi che lavorano in Vaticano, Czerny e Ouellet e all'Angelus chiede ai Vescovi canadesi e a tutta la Chiesa, di collaborare totalmente con le autorità politiche, per far luce su questa terribile pagina. "Le autorità politiche e religiose del Canada, continuino a collaborare con determinazione, per fare luce su quella triste vicenda e impegnarsi umilmente, in un cammino di riconciliazione e guarigione".