Ancora fedeli in piazza San Pietro con la mascherina, che se da lunedì potrà essere tolta all'aperto, resterà obbligatoria in caso di assembramenti. E proprio al Covid e alle conseguenze umane causate dalla pandemia fa riferimento il Papa, commentando il brano del Vangelo in cui Gesù si imbatte in una donna colpita da una malattia che la isolava dal contesto sociale. "La malattia più grande della vita qual è? Il cancro, la tubercolosi, la pandemia? La malattia più grande della vita è la mancanza di amore e non riuscire ad amare". E non serve rifugiarsi, dice Francesco, nella ricerca di soldi e successo, nell'amore virtuale, nell'apparenza o andare da santoni o maghi. Come quella donna malata che si butta nella folla per toccare il mantello di Gesù che passava, non basta seguire qualche precetto o ripetere preghiere a pappagallo, occorre il contatto diretto, fisico con Cristo, allora come oggi. E ancora una volta il riferimento è alla pandemia. "Soprattutto in questo tempo abbiamo capito quanto siano importanti il contatto e le relazioni. Lo stesso vale con Gesù". E alla vigilia della festa dei santi Pietro e Paolo, festa di conseguenza anche del papato, Bergoglio chiede con particolare insistenza preghiere per lui e per il suo difficile compito nella Chiesa. "Vi chiedo di pregare per il Papa, pregate in modo speciale, il Papa ha bisogno delle vostre preghiere".