L'allegria di migliaia di bambini riempie l'aula delle udienze in Vaticano, vengono da 84 Nazioni per incontrare il Papa. Un'iniziativa coordinata da Padre Fortunato e dai frati Francescani, dalla Cooperativa Sociale Auxilium e dalla comunità di Sant'Egidio. Sono 7.000 arrivati dal Congo, come dalla foresta amazzonica, dalle Filippine, dal Vietnam, e da tante altre Nazioni. A Francesco pongono domande con la curiosità dei bambini: cosa sogni la notte, chi sono i tuoi amici, ma con la profondità che i bimbi sanno esprimere nella loro semplicità. Perché molti vengono anche da Paesi in guerra, come Rania, 12 anni, palestinese. "Nella tua terra che soffre tanto. Sentite questo: la guerra è scoppiata in tutto il mondo. Noi stiamo vivendo una guerra brutta, e la guerra ci toglie la pace e ci toglie la vita. Dobbiamo pensare un po', lavorare per la pace". Nell'incontro si parla del clima, perché fa così caldo in autunno? E Francesco spiega che il motivo è che le persone si fanno del male da sole, perché non custodiscono il creato. La pace si fa tendendo le mani, dice rispondendo a un altro fanciullo. E quando un piccolo siriano gli chiede perché si uccidono i bambini durante la guerra, Francesco risponde così: "Io ho visto nelle cronache di guerra, nelle notizie, quanti bambini sono morti. Sono innocenti e questo fa vedere la cattiveria della guerra, perché se si uccidessero solo i soldati è un'altra cosa, ma uccidono gente innocente. Uccidono i bambini". E il Papa parla ai bambini, sperando che ascoltino gli adulti.