Sabato prossimo ricorrerà la festa di San Giuseppe lavoratore. Per sua intercessione affido alla misericordia di Dio le persone colpite della disoccupazione a causa dell'attuale pandemia. Possa il Signore essere la provvidenza di tutti i bisognosi e incoraggiarci, aiutarli. L’udienza del mercoledì del Papa ancora una volta si svolge nella biblioteca del Palazzo Apostolico mentre fuori piazza San Pietro è vuota. Parla del coronavirus Papa Francesco nel giorno in cui si festeggia Santa Caterina da Siena, protettrice dell'Italia e dell'Europa e se già nella messa mattutina aveva chiesto che in Europa si viva come fratelli, adesso a lei affida sia l'Italia che l'unità del continente. Chiedo a Santa Caterina che protegga l'Italia durante questa pandemia, che protegga l'Europa perché è patrona d’Europa, protegga tutta l'Europa perché rimanga unita. Intanto dopo le parole del Papa alla messa di martedì in cui chiedeva imposta in questo periodo c'è chi ipotizza sia avvenuta una telefonata del Presidente del Consiglio Conte a Francesco e che per quello Bergoglio avrebbe sconfessato la linea di fermezza della CEI che chiedeva date per riaprire l'accesso alla messa. In realtà le parole del Papa non erano contro la CEI che le ha, invece, apprezzate perché sono servite a frenare uno scontro all'interno dei vescovi italiani, tra chi vuole una linea ancora più dura contro il Governo e minaccia anche sui social una forte protesta dei fedeli e chi, invece, come molti vescovi del sud chiede sì come espresso dalla CEI un percorso chiaro per la riapertura delle messe, ma con la prudenza necessaria e continuando il dialogo con Palazzo Chigi che la CEI non ha mai interrotto. Dialogo che continua costante in queste ore anche per definire i contorni delle norme sui funerali che si potranno fare dal 4 maggio, se per esempio sarà permessa una semplice benedizione oppure una vera celebrazione eucaristica.