Papa Francesco in Congo, un milione alla messa

01 feb 2023
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Oltre un milione di fedeli, una folla impressionante è arrivata dalle prime ore del giorno, molti hanno camminato tutta la notte per essere qui. Colori, suoni, danze, canti e tanto, tanto entusiasmo. È una delle messe più affollate dei suoi 10 anni di pontificato, quella che celebra Francesco all'aeroporto di Ndolo. Una messa con, sul prato, soldati armati. E quale sia l'obiettivo di Papa Francesco per questo viaggio in Congo risulta evidente dalla scelta delle parole usate all'omelia, Francesco pronuncia ben 37 volte la parola pace. "I cristiani fanno come Gesù, lui quasi insistendo ha ripetuto ai discepoli: pace, pace a voi. E noi siamo chiamati a fare nostro e dire al mondo questo annuncio di pace, insperato e profetico del Signore, annuncio di pace". E l'orrore e lo schifo che è ogni guerra, come quelle civili che continuano a devastare da decenni questa terra dal sottosuolo ricchissimo, conteso da potentati economici stranieri e raccontata al Papa nel pomeriggio in .... da chi nell'Est del Congo, dove più infuria la violenza, l'ha subita direttamente. E ogni parola dei testimoni è un violento pugno nello stomaco che scuote la tranquilla coscienza dell'Occidente, ma insieme vengono pronunciate anche parole che paiono umanamente impossibili. Però nulla, dicono i cristiani, è impossibile a Dio. Parole di perdono. C'è chi depone, perdonando, un machete identico a quello con cui sotto i suoi occhi hanno fatto a pezzi e decapitato il padre, portandone via la testa e rapito la madre; chi depone il coltello che gli è stato messo in mano da chi ha trucidato, uno a uno, tutti i suoi familiari; chi depone una stuoia, simbolo della violenza ... con cui è stata trasformata in schiava del sesso, usata quotidianamente da tutti i guerriglieri; chi depone abiti degli uomini in armi che l'hanno costretta, insieme alle amiche, a mangiare ogni giorno carne umana, quella dei nemici uccisi. Le vostre lacrime sono le mie lacrime, il vostro dolore è il mio dolore e vorrei portarvi la carezza di Dio, dice Francesco che si rivolge a chi, fuori e dentro la Nazione, tira i fili della guerra. ... è arricchita attraverso lo sfruttamento illegale dei beni di questo Paese, il incruento sacrificio di vittime innocenti, accusa, ascoltate il grido del loro sangue e la voce di Dio, fate tacere le armi, mettete fine alla guerra. Basta, basta arricchirsi sulla pelle dei più deboli, basta arricchirsi con risorse e soldi, sporchi di sangue.

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