La vergogna del Papa, la vergogna per scelte fatte dagli Stati. Ancora una volta, Francesco interviene con durezza contro il proliferare delle armi, qualche giorno fa lo aveva definito uno scandalo, e questa volta condanna il riarmo in atto, a causa del conflitto in Ucraina. Si continua a governare il mondo come fosse una scacchiera, dove i potenti studiano le mosse per estendere il predominio a danno degli altri, dice Francesco, che entra nello specifico dei comportamenti dell'Occidente. Io mi sono vergognato, quando ho letto che un gruppo di Stati si è compromesso a spendere il 2% del PIL per comprare armi come risposta a quello che sta accadendo, e commenta senza mezzi termini: è una pazzia. Una presa di distanza decisa quella di Bergoglio, anche dalla linea scelta dal Governo Draghi. Tema delicato, visto che si tratta di poter rispondere ad aggressioni, ma il discorso di Francesco è chiaro: se non si cambia rotta, il mondo va in rovina. La vera risposta non sono altre armi, altre sanzioni, altre alleanze politico-militari, ha detto, ma un'altra impostazione. Un modo diverso di impostare le relazioni internazionali non facendo vedere i denti, un modo diverso insomma, di governare il mondo. "Il prossimo appuntamento pubblico del Papa, potremo definirlo un atto di diplomazia spirituale. Bergoglio alle 17 di questo venerdì nella Basilica di San Pietro, consacrerà la Russia e l'Ucraina al cuore immacolato di Maria. Lo stesso faranno i vescovi e tutto il mondo nelle loro diocesi. Era una richiesta della Madonna apparsa a Fatima, consacrare al suo cuore immacolato la Russia insieme a tutti i vescovi del mondo e il Papa. Non era mai stato fatto finora.".























