In una nazione resa ricca dal petrolio, c'è un forum di dialogo tra Oriente e Occidente a cui partecipano capi delle diverse religioni e leader sociali provenienti da varie parti del mondo. E' questa l'occasione che porta Papa Francesco in Bahrain, lui che del dialogo è fautore, ancora di più in questi inquietanti tempi di guerra, lui che del rapporto tra le religioni in particolare con l'Islam, ha fatto un asse portante del suo pontificato. Francesco viene ricevuto qui nel Palazzo Reale, prima volta di un Papa in Bahrain è un Paese musulmano ma l'accoglienza riservata a Bergoglio è quella per gli ospiti davvero speciali. Il re usa per lui parole di grande stima e rispetto, Francesco contraccambia si definisce "Pellegrino di Pace" che l'unico discorso della giornata rileva che metà della popolazione è immigrata, ma il Bahrain è un luminoso esempio di convivenza in armonia. A differenza di tanti altri Paesi musulmani qui la libertà religiosa è garantita ma il Papa coglie l'occasione per chiedere di più, domanda che la libertà religiosa diventi piena e non ci siano più discriminazioni e che i diritti umani non vengano violati, ma promossi e condanna la guerra nel vicino Yemen, e tutte le guerre pensando all' Ucraina "Rifiutiamo la logica delle armi e invertiamo la rotta, tramutando le ingenti spese militari in investimenti per combattere la fame, la mancanza di cure sanitarie e di istruzione. Ho nel cuore i dolori per tante situazioni di conflitto, tacciano le armi, tacciano le armi, tacciano le armi, impegniamoci ovunque davvero per la Pace. Prossimo appuntamento nella mattinata di venerdì il discorso con cui il Papa chiuderà il forum di dialogo tra Oriente e Occidente.























