Nel Paese del Sol Levante, Papa Francesco ha un incontro privato con l’imperatore giapponese Naruhito, salito solo pochi mesi fa sul trono. Il Giappone porta ancora nella memoria e nella carne le ferite della guerra e delle bombe atomiche e Francesco, all'imperatore, rivela di essere convinto che la prossima di guerra sarà per il possesso dell'acqua. Bergoglio, gli racconta anche un episodio dell'infanzia. Quando avevo nove anni, dice, ho visto i miei genitori piangere il giorno del bombardamento di Hiroshima. E se il giorno precedente a Hiroshima e Nagasaki, Francesco ha chiesto il disarmo nucleare mondiale e condannato il possesso delle armi nucleari, definito immorale, incontrando adesso le vittime del disastro di Fukushima, parla del nucleare in ambito civile. Bergoglio ricorda che a Fukushima il triplice disastro, tsunami, terremoto e incidente nucleare fece ben 18000 vittime, tantissimi dispersi, 5000 persone sono ancora oggi in alloggi temporanei. L'incidente non è chiuso, dice, sono forti le preoccupazioni scientifiche e mediche, e chiede, ai leader della terra, di prendere decisioni coraggiose riguardo le fonti di energia rinnovabili. E il Papa dà rilievo mondiale a una richiesta esplicita dei Vescovi locali.