Da uomini a consumatori con il rischio di diventare predatori. Papa Francesco analizza e denuncia una sorta di bulimia sociale nei confronti delle risorse del pianeta che ci trasforma in consumatori rapaci. "Ci siamo avventati su tutto per diventare padroni di ogni cosa, mentre ogni cosa era stata consegnata alla nostra custodia. No allo sfruttamento. Abbiamo abiurato il nome di uomini per assumere un altro, consumatori. Il pericolo è di trasformarsi in predatori. E adesso ci stiamo rendendo conto che questa forma di gola fa tanto male al mondo". Se lo leggiamo da un punto di vista sociale, la gola è forse il vizio più pericoloso che sta uccidendo il pianeta. Così Bergoglio che durante l'udienza generale affronta temi di stretta attualità come il rapporto con il cibo, in tanti casi alla base di patologie difficili. "Si mangia troppo oppure troppo poco. Spesso si mangia nella solitudine, si diffondono i disturbi dell'alimentazione, anoressia, bulimia, obesità e la medicina e la psicologia cercano di affrontare la cattiva relazione col cibo. Una cattiva relazione con il cibo produce tutte queste malattie. Tutti. Si tratta di malattie spesso dolorosissime, che perlopiù sono legate ai tormenti della psiche e dell'anima". Vicinanza alla martoriata Ucraina è una frase che ripete spesso Papa Francesco e, ancora una volta, torna sul tema della guerra, del dolore, della violenza. Le operazioni belliche russe che colpiscono la popolazione civile e le infrastrutture vitali dell'intero paese sono ignobili e inaccettabili, scrive in una lettera all'arcivescovo maggiore di Kiev resa nota ora. È un dovere, ha concluso, non permettere che sulla guerra in Ucraina cada il silenzio.