Scelto per portare la croce: a braccio, in inglese, inizia così la prima omelia del pontificato di Leone XIV. Farsi piccoli perché sia conosciuto e glorificato Cristo. La centralità della Fede nelle sue parole pronunciate senza indugio e con sicurezza. "Un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità. Sparire perché rimanga Cristo. Farsi piccolo, perché lui sia conosciuto e glorificato. Spendersi fino in fondo perché a nessuno manchi l'opportunità di conoscerlo e amarlo. Dio mi dia questa grazia oggi e sempre con l'aiuto della tenerissima intercessione, di Maria, madre della Chiesa". In molti contesti la fede è considerata assurda, dice in piedi e con voce ferma. Ridurre Gesù a leader è ateismo di fatto, dice il pontefice davanti ai cardinali nella Sistina, lo stesso luogo in cui 132 di loro lo hanno scelto per portare avanti la sua missione. "Anche oggi non mancano poi i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo. E ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere a questo livello in un ateismo di fatto. Questo è il mondo che ci è affidato, nel quale, come tante volte ci ha insegnato Papa Francesco, siamo chiamati a testimoniare la fede gioiosa in Cristo Salvatore. Perciò anche per noi è essenziale ripetere, tu sei il Cristo, il figlio del Dio vivente". Inizia così il pontificato di Leone XIV con la conferma di tutti gli incarichi di capi e membri delle istituzioni della Curia, almeno per il momento. Il 18/05 la messa di inizio pontificato alla presenza di diversi capi di stato e di governo, ai quali potrebbe rivolgere lo stesso appello fatto dalla loggia delle benedizioni per presentarsi: pace disarmata e disarmante. .