Come nascono le radici del male nel cuore dell’uomo? Ne parla Papa Francesco all’Angelus, commentando il Vangelo del giorno, in cui Gesù rilegge e integra alcuni dei dieci comandamenti di Mosè, quelli su omicidio, adulterio e giuramento. Il comandamento “non uccidere” non è violato solo dall’omicidio, ma anche dalle ingiurie: “diversa gravità, certo, ma sono sulla stessa linea – spiega Francesco –, in quanto nascono dall’intento di fare del male al prossimo”. “Noi siamo abituati a insultare, è come dire buongiorno. E quello è sulla stessa linea dell’uccisione. Chi insulta il fratello, uccide nel proprio cuore il fratello. Per favore, non insultare”. Così l’adulterio, che all’epoca era considerato una violazione del diritto di proprietà dell’uomo sulla donna. Gesù va oltre. Solo desiderare di possedere una donna diversa dalla propria moglie è già adulterio, perché è nel cuore che nascono i comportamenti cattivi. E anche giurare è sbagliato, perché indica la doppiezza dei comportamenti umani, e diffidenza e sospetto minacciano sempre la serenità dei rapporti. Francesco chiede alla Madonna di aiutare i fedeli: “Per essere cristiani, non di facciata, ma di sostanza”. Venerdì Francesco lascerà il Vaticano per andare all’Università di Roma Tre, memore dell’insulto a Benedetto XVI che non poté andare, lui che fu brillante professore universitario, all’Università di Roma La Sapienza, dalla quale era stato invitato, per l’opposizione di un gruppo di studenti ma anche di autorevoli e influenti professori, cattivi maestri.