Papa, possibile nomina laici e donne in Curia

Le donne così spesso discriminate, tenute lontano dai posti di responsabilità nelle pagine dei Vangeli sono invece protagoniste nella Storia della Rivelazione. E' un passaggio importante, illuminante e oggi ne abbiamo conferma del messaggio che Papa Francesco pubblicò due anni fa, per la quinta Giornata Mondiale dei Poveri. Francesco d'altronde il Papa che più conosce le donne le ha frequentate da arcivescovo di Buenos Aires le ha sostenute come nessuno prima in Vaticano. Del resto Bergoglio il Papa che non perde occasione di ricordare continuamente che la Chiesa è Donna, non sorprende quindi la nomina di due donne al Dicastero dei Vescovi. "Adesso nella Congregazione dei Vescovi, nella commissione per eleggere i Vescovi, andranno due donne la prima volta un po' si apre questo mondo". Il Papa in un'intervista alla Reuters, ha quindi ricordato che lo scorso anno per la prima volta, ha nominato una donna alla posizione numero 2 del governatorato della Città del Vaticano, suor Raffaella Petrini, Francesco ha poi nominato suor Natalie Becquart, membro francese delle suore missionarie Xavier Sottosegretaria del Sinodo dei Vescovi. Tra le altre donne laiche che ricoprono incarichi di alto livello in Vaticano, ci sono Barbara Jatta, la prima direttrice donna dei musei vaticani e Cristiane Murray, vice Direttrice della sala stampa Vaticana entrambe nominate da Bergoglio. La direzione insomma è presa, risuonano come una promessa le parole di Francesco nel 2020, in occasione della Giornata Internazionale della Donna: "Ancora non ci siamo resi conto di cosa significa la donna nella Chiesa e ci limitiamo solo alla parte funzionale, ma il ruolo della donna nella Chiesa, va molto al di là della funzionalità è su questo che bisogna continuare a lavorare molto al di là". In tal senso forse il cammino di Francesco è appena iniziato.