Uno dei libri più inquietanti del Nuovo Testamento è "L'Apocalisse", parola che significa rivelazione ma che nel linguaggio comune è diventata sinonimo di fine del mondo. E l'apocalisse, almeno a parole, viene adesso drammaticamente evocata, tra lo stupore dei popoli e dei potenti del pianeta. Sia il Presidente degli USA Joe Biden che il Presidente della Russia Vladimir Putin, citano il possibile uso delle armi nucleari, in una drammatica escalation del conflitto in Ucraina. E Papa Francesco, nell'udienza generale in cui ripercorre le tappe del suo recentissimo viaggio in Kazakistan, indica l'orrore di questa ipotesi: "è una guerra tragica quella in Ucraina e solo il citare l'uso delle armi nucleari" dice "è una pazzia". "Il Kazakistan ha fatto scelte molto positive come quello di dire no alle armi nucleari e quella di buone politiche energetiche e ambientali. Questo è stato coraggioso in un momento dove questa tragica guerra ci porta, che alcuni pensino nelle armi nucleari quella pazzia, questo Paese già dall'inizio dice no alle armi nucleari". Al termine Francesco parla di quanto gli ha raccontato il Cardinale Krajewski, da lui inviato in Ucraina per la quarta volta e che giorni fa è rimasto anche coinvolto in un attacco con armi da fuoco dal quale è uscito illeso. "Mi ha raccontato il dolore di questo popolo, la selvagità, le mostruosità, i cadaveri torturati che trovano. Uniamoci a questo popolo così nobile e martire".























