Chi l’avrebbe mai detto, fino a pochi anni fa, che un Papa avrebbe paragonato la Bibbia al telefono cellulare. Accade ora con Papa Francesco che, all’Angelus, si rivolge ai fedeli dicendo che abitualmente trattiamo il telefonino con molta più attenzione, cura e preoccupazione di quanto facciamo con i sacri testi, nei quali è scritta la parola di Dio. “Cosa succederebbe se trattassimo la Bibbia come trattiamo i nostri telefoni cellulari? Se la portassimo sempre con noi? Almeno il piccolo Vangelo tascabile. Cosa succederebbe se tornassimo indietro quando la dimentichiamo? Tu ti dimentichi il telefono cellulare e torni indietro a cercarlo. Se la aprissimo diverse volte al giorno, se leggessimo i messaggi di Dio contenuti nella Bibbia come leggiamo i messaggi del telefonino, cosa succederebbe? Chiaramente, il paragone è paradossale, ma fa riflettere”. Nel pomeriggio, Francesco è partito in pullman dal Vaticano insieme ai membri della Curia per andare alla Casa del Divin Maestro, ad Ariccia, nei Castelli romani, dove fino a venerdì si svolgono gli esercizi spirituali della Quaresima.