Sarà una Piazza San Pietro, vuota di fedeli, ma piena delle tante presenze che si collegheranno da tutto il mondo, La via Crucis del Papa nel tempo del coronavirus. Non l’abituale scenario del Colosseo, dunque, ma proprio come accadde il 27 marzo per il momento di preghiera in cui chiese a Dio la fine della pandemia, Francesco sarà sul sagrato di piazza San Pietro e nelle varie stazioni della via Crucis, che inizia alle 21, parte dall'Obelisco al centro della Piazza e termina davanti alla basilica, verranno lette le meditazioni scritte da persone legate al carcere di Padova. 5 detenuti: una donna condannata all'ergastolo, due genitori, ai quali hanno ucciso la figlia, la madre di un carcerato, la figlia di un ergastolano, un’educatrice, un magistrato di sorveglianza, una catechista, un sacerdote accusato ingiustamente, un frate volontario, un poliziotto. I riti del periodo di Pasqua del Papa, sono diventati essenziali in questo periodo di pandemia. Nel pomeriggio, in una Basilica San Pietro vuota, la liturgia della passione senza il tradizionale bacio della Croce. E il giorno precedente, nel giovedì Santo, Francesco ha celebrato la messa in cena domini, senza la tradizionale lavanda dei piedi, ricordando i 60 sacerdoti morti per il virus facendo il loro dovere, servendo, definiti da Francesco, i santi della porta accanto, come i medici e gli infermieri.