Compare anche il nome di Emmanuel Macron nella lista delle persone spiate attraverso il software Pegasus, usato illegalmente da diversi governi per accedere alle informazioni di giornalisti e attivisti. Ma a quanto pare non solamente loro perché oltre al Presidente francese ad essere spiati ci sono anche l'attuale Presidente del Consiglio Europeo Charles Michel, ma anche il primo Ministro del Pakistan e il Re del Marocco. Una lunga lista di numeri che vede 14 capi o ex capi di Stato e di Governo sotto il mirino delle attività di spionaggio. Quello che doveva essere, quindi, un software progettato per il controllo delle attività terroristiche e criminali è diventato un malware che infetta gli smartphone, rubandone le informazioni personali. Tra i governi sotto accusa ci sono anche Ungheria, Marocco, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, ma anche in India e Messico. Accuse però rifiutate da molti, tra cui il Primo Ministro ungherese Orban e la stessa NSO Group, la società di sorveglianza israeliana che ha prodotto Pegasus. Una grave violazione della privacy che ha interessato una lista di 50 mila numeri di telefono. Lista visionata da Forbidden Stories e Amnesty International che ha fornito assistenza tecnica ai cellulari colpiti per identificare le tracce dello spyware. L'ONG, in prima linea nelle indagini sul progetto, ha definito Infatti come un far west di violazione dei diritti umani. Dura anche la posizione dell'Eliseo, che confermando le indiscrezioni sullo spionaggio, parla di fatti gravissimi. Fatti su cui Parigi aprirà un'inchiesta e su cui la stessa Commissione Europea ha lanciato un'indagine tramite i suoi servizi interni.