Un doppio obiettivo è stato centrato. Secondo la comunicazione ufficiale del Pentagono, due leader dell'Isis-Khorasan sono stati uccisi. L'organizzazione è ritenuta responsabile dell'attentato all'aeroporto di Kabul. "Hanno perso dei facilitatori e uno è stato ferito. Due di quegli individui non ci sono più e questo è un bene. È un bene per le persone dell'Afghanistan, è un bene per le nostre truppe che si trovano in quel posto". Anche i talebani hanno comunicato di aver arrestato due esponenti dello stesso gruppo. Terrorizzano le sparatorie all'aeroporto. Non è chiara la provenienza dei proiettili, non a chi fugge, nel timore che possa trattarsi di un altro attacco. La minaccia è credibile e specifica, secondo l'intelligence americana. Secondo John Kirby, portavoce del Pentagono, si tratta di un ulteriore intimidazione all'aeroporto, dopo l'attentato del 26. Molte persone sarebbero state uccise da soldati americani. Lo riferiscono alcuni testimoni alla BBC. Nella confusione avrebbero sparato. La Casa Bianca non commenta. Le ultime evacuazioni sono in corso, interessano principalmente le truppe americane. Sarebbero circa 4 mila i soldati ancora a Kabul. Lo riferisce un ufficiale in forma anonima. Almeno 110 mila persone sono state portate in salvo in questi ultimi giorni dalle forze internazionali. Ma nelle ultime ore, i talebani hanno incrementato i checkpoint e raggiungere la via di fuga è sempre più complesso, anche per chi possiede i documenti. Diverse le complicazioni, a partire dal denaro, le banche sono chiuse. È stata la notte degli ultimi voli. Della fine di una missione per alcuni, durata 20 anni. È atterrato l'ultimo aereo italiano e tra tanto sangue, una nuova vita. A 10 mila metri, in un aereo turco, è nata Avva, è nata profuga.