Dopo un periodo di relativa calma, una pioggia di razzi a più riprese, fa nuovamente salire la tensione tra Gaza e Israele. "I crimini e l'aggressione commessi da Israele contro il nostro popolo non resteranno senza risposta", la minaccia di Hamas, il movimento di resistenza islamico palestinese. Dopo il bombardamento aereo compiuto dall'esercito ebraico contro obiettivi terroristici a Gaza è costata la vita a un palestinese. Èla pronta risposta israeliana i 10 razzi lanciati venerdì scorso dalla Striscia verso Sderot città del distretto meridionale di Israele, che ha centrato in pieno una casa, procurato gravi danni, senza ferire tuttavia gli abitanti, in quel momento nei rifugi perché allertati dalle sirene. Sarebbe stato il primo ministro uscente Netanyahu, secondo il quotidiano Arets ad ordinare di rispondere al lancio di razzi da Gaza con tutti i mezzi necessari, e i bombardamenti si sono concentrati verso postazioni militari di Hamas, base e depositi di armi e strutture sotterranee nel nord, nel centro e nel sud della striscia. Una due giorni di fuoco che ha riacceso in Israele il dibattito sul tipo di strategia da adottare nei confronti della striscia, riaprendo le accuse al premier uscente, mentre Benny Gantz, premier incaricato, ex capo di Stato maggiore, leader del partito centrista bianco, in un tweet indica la strategia futura: "un Governo da me diretto" dice, "non tollererà alcuna minaccia sugli abitanti del sud di Israele e non accetterà che la nostra sovranità sia attaccata".