Mentre l'Ucraina aspetta di conoscere il suo destino, chi può fugge all'estero per ora perlopiù ricongiungimenti nei paesi dell'Unione. Un'uscita silente ma costante verso ovest e soprattutto verso la Polonia. Rafal Grabowski non ha dubbi, ma timori e ribadisce l'assoluta impreparazione della Polonia ad uno scenario di esodo massivo. In questi giorni nel paese diverse autorità locali stanno mappando il territorio per reperire le strutture d'accoglienza, ma chiedono un piano d'emergenza coordinato per i rifugiati. A fine gennaio il Ministro dell'Interno polacco stimava che la Polonia era pronta ad accogliere fino ad 1 milione di profughi ucraini, ma ora si teme il peggio. Olha ha 34 anni vive a Cracovia ed è una esponente del fronte patriottico ucraino. Di diversa opinione Nadia, attivista culturale ucraina che da anni vive a Cracovia e che si dice convinta che la fuga dei civili dal suo paese non sarà così drammatica come viene descritta. A suo parere non si raggiungeranno neppure i numeri della crisi di Crimea del 2014, quando in pochi mesi 1 milione e mezzo di ucraini, dati delle organizzazioni sui migranti, decisero di fuggire all'estero.























