Qualcuno lo vuole morto, forse la mafia marocchina, forse addirittura un altro leader politico. Questa la paura dei servizi di sicurezza olandesi per il premier Mark Rutte. Domenica è stato arrestato e poi rilasciato Arnoud van Doorn, leader del piccolo Partito dell'Unità. L'uomo è un ex esponente dell'estrema destra di Geert Wilders, omofoba e anti islamica, che però poi si è convertito all'islam, cambiando militanza politica. van Doorn è stato fermato nell'area in cui si muoveva lo stesso premier Rutte ed è stato accusato di comportamento sospetto. Secondo gli inquirenti stava raccogliendo informazioni per un futuro attentato al Capo del Governo, ora dimissionario. La scarcerazione è avvenuta dopo 24 ore. La difesa ha accusato la polizia di aver agito senza giustificazione e per eccesso di paura per la sicurezza di Rutte, cui sono state comunque rafforzate le misure di protezione. I timori e le indagini degli investigatori sono il frutto di una serie di omicidi e violenze avvenuti negli ultimi tempi in Olanda. Un giornalista ed un avvocato sono stati uccisi dalla criminalità organizzata legata alla mafia marocchina, e nel processo in corso contro l'organizzazione, sono emerse anche minacce dirette allo Stato.