"Prima di morire, Franco si adoperò molto per assicurarsi che la dittatura gli sopravvivesse. Il suo regime si era sviluppato all'insegna del terrore vero e proprio. Aveva investito nel terrore e, diciamo così, incassò gli interessi di quell'investimento per moltissimo tempo. Le persone sotto Franco erano terrorizzate. Per decenni si è anche assistito a un processo di lavaggio del cervello a livello nazionale e a un controllo totale dei media e naturalmente del sistema educativo attraverso la collaborazione con la Chiesa cattolica. Dunque, in realtà, dopo la sua morte furono molte le persone che credevano ancora in lui. Franco aveva anche istituito una serie di garanzie per assicurarsi che il suo regime rimanesse lo stesso. C'era l'esercito, che era stato addestrato a credere che la sua funzione principale fosse proteggere la Spagna dai nemici interni, la sinistra, non da quelli esterni. C'era la Guardia Civil, che era un'istituzione estremamente repressiva. Era insomma una società molto repressiva, quella che Franco lasciò dopo di sé. Il processo graduale, soprattutto nei primi due anni, per arrivare alle prime elezioni e alla democrazia, per quanto con dei limiti, fu estremamente difficile ma il risultato finale fu comunque sorprendente" "Lei non vede quindi echi del Franchismo in VOX e Abascal?" "Ogni tanto compaiono nella loro retorica, ma quando la gente parla di un ritorno alla dittatura, di echi della guerra civile e così via, il contesto internazionale è talmente diverso che il paragone oggi non regge. L'esistenza dell'Unione Europea fa un'enorme differenza. Certamente contribuisce, almeno nel futuro prossimo, a impedire il ritorno del Franchismo". "Supponiamo un'Europa dove abbiamo Marine Le Pen in Francia, l'AFD in Germania e Nigel Farage nel Regno Unito". "Guardi, la cosa più simile al giuramento di Ippocrate che uno storico deve fare è non lasciarsi coinvolgere in speculazioni controfattuali. Naturalmente sono molto consapevole che uno dei problemi è dato dal fatto che la misura in cui le persone prendono decisioni elettorali contrarie ai propri interessi è sbalorditiva". .























