"Le previsioni economiche che ho presentato oggi sono previsioni rassicuranti, direi, per l'Italia. Il che vuol dire che, nonostante le difficoltà dell'ultima parte del 2021 e della prima parte del 2022 legate sia alla pandemia sia al costo dell'energia e all'inflazione, la Commissione vede una prospettiva di crescita solida, dopo una crescita molto positiva nel 2021 anche per il '22 e per il '23". Gentiloni, insomma, è chiaro. La ripresa c'è ed è evidente ma è certamente messa a rischio e frenata da questi fattori contingenti. Secondo le stime della Commissione Europea l'Italia crescerà del 4,1% nel 2022 e del 2,3% il prossimo anno. Sono stime riviste leggermente al ribasso ma comunque sono indice di un economia che è tornata in tempi brevissimi ai livelli precedenti alla pandemia. Tutte queste previsioni sostanzialmente positive -ha detto Gentiloni- verranno rispettate in primis se avrà successo il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Se verranno fatti, quindi, gli investimenti e le riforme necessari per portare a casa i 209 miliardi stanziati dall'Europa per l'Italia. Un altro importante presupposto alla crescita è la capacità di uno Stato di fare investimenti e di non indebitarsi troppo. E, a proposito di debito, sarà cruciale anche per il Commissario Europeo all'Economia rivedere le regole del patto di stabilità europeo che stabilisce, appunto, tra l'altro, il rapporto che ogni Stato deve mantenere tra debito e Prodotto Interno Lordo. "E dobbiamo avere anche delle regole di bilancio che non ostacolino ma incoraggino la crescita. E non ci si può illudere di tornare a soluzioni del passato".























