Yevgeny Prigozhin, l’uomo che oggi guida la brigata di mercenari che ha fatto trema-re il Cremlino, negli anni ha costruito una fortuna grazie al suo rapporto con il presi-dente russo, tanto da essere soprannominato “lo chef di Putin” per la sua redditizia at-tività di locali e catering. A lui viene attribuita anche la creazione di una “fabbrica di troll” dedita alla disinformazione sul web e considerata responsabile di interferenze nelle elezioni americane e di altri Paesi alleati.