Sette mesi dopo la loro prima e sinora unica telefonata, il Presidente USA Joe Biden e il leader cinese Xi Jinping hanno avuto ieri una lunga e costruttiva conversazione. Una telefonata lunga ed articolata, che spesso si è spinta fuori dai margini e dai temi concordati e che per una volta viene commentata in modo univoco e positivo da entrambe le parti. Dobbiamo fare in modo che la collaborazione tra i nostri due Paesi riprenda in modo deciso e costruttivo - pare abbia detto Xi Jinping - l'intero mondo non potrà che giovarne. Senza usare i toni, decisamente aggressivi, dell'ex consigliere di Stato Wu Hailong, che ieri ha accusato l'Europa e in genere l'Occidente di non volersi rassegnare alla rinascita della Cina e a rispolverare le basi della diplomazia, Xi Jinping ha di nuovo respinto tutte le accuse sinora portate dall'Amministrazione USA citando in particolare la situazione di Hong Kong e ricordando che la pace si mantiene rispettando le reciproche realtà senza pretendere di cambiarle. Non sembra invece che Biden sia entrato nei particolari più sensibili. Secondo un comunicato della Casa Bianca il Presidente avrebbe invece affrontato soprattutto temi come l'economia mondiale, i cambiamenti climatici e, soprattutto, la gestione della pandemia. Tutti temi su cui USA e Cina, almeno a parole, sembrano intenzionati a fare fronte comune. Occorre forza di volontà e coraggio da parte di entrambi - pare abbia detto alla fine Xi Jinping - congedandosi dopo oltre un'ora e mezza di conversazione e auspicando contatti diretti sempre più frequenti, per evitare che le nostre legittime differenze portino ad un conflitto.