Era il momento più atteso di questo processo iniziato lo scorso 3 settembre e già considerato un simbolo della violenza nei confronti delle donne in Francia. Il momento in cui a parlare nell'aula del tribunale di Avignone sarebbe stato Dominique Pelicot, il 71enne che per 10 anni ha sedato sua moglie Gisele Pelicot facendola stuprare da decine di uomini contattati online. Davanti alla Corte e alla sua famiglia l'uomo si è riconosciuto colpevole di tutti i fatti, definendosi uno stupratore, un perverso reso tale dalle violenze sessuali subite a sua volta da bambino da parte di suo padre. A dargli l'idea di drogare la moglie per abusarne, secondo il suo racconto, sarebbe stato un infermiere conosciuto online che gli avrebbe mostrato come somministrare i farmaci per far perdere conoscenza alle donne. Pur riconoscendo la propria responsabilità Dominique Pelicot ha chiesto perdono alla moglie che ha detto di aver molto amato. La vedevo soffrire ma la dipendenza era più forte, ha dichiarato. Attese erano anche le sue parole in merito agli altri 50 uomini identificati e accusati di aver violentato Gisele Pelicot, presenti in aulao. Molti di loro sostengono infatti di aver creduto a una fantasia di coppia di quella donna fosse al corrente. Una difesa che Dominique Pelicot ha voluto smentire chiamando gli stupratori e assicurando che tutti erano pienamente consapevoli della situazione e del fatto di essere filmati. Una volta conclusa la sua deposizione è iniziato l'interrogatorio delle parti civili nel corso del quale l'uomo ha negato di aver abusato dei propri figli e nipoti, nel suo computer infatti sono state trovate anche alcune fotografie della figlia svestita, una figlia che oggi l'accusa di mentire, al riguardo. Il processo intorno al quale si è già creato un grande movimento di solidarietà a Gisele Pelicot e a tutte le vittime di stupro andrà avanti per altre settimane, gli altri accusati si esprimono in aula nei prossimi giorni alla presenza di Pelicot che sarà chiamato a commentare le loro dichiarazioni.