"La nostra fine sarà la vostra fame". Appeso sui trattori di tutta la Francia lo slogan ha finito per rappresentare la protesta degli agricoltori che va avanti da una decina di giorni. Un movimento che ormai accerchia Parigi, nonostante i blocchi da parte della Polizia. Monitorate dall'alto da elicotteri e droni le file di trattori hanno raggiunto i confini della Capitale. Ed è da questi punti di blocco creati sulle autostrade Parigi che gli agricoltori in protesta hanno ascoltato in diretta dal Parlamento il discorso del Primo Ministro Gabriel Attal, bruciato sul tempo da alcuni annunci fatti dal Presidente francese Macron dalla Svezia, Macron ha assicurato che giovedì incontrando la Presidente della Commissione Europea Ursula von Der Leyen a Bruxelles affronterà i temi sensibili per gli agricoltori come il commercio con i Paesi del Sud America così come le importazioni dall'Ucraina e il ruolo dell'Unione Europea come amica e non nemica degli agricoltori europei. Propositi ripresi dal Premier Attal che ha ribadito di voler proteggere la sovranità alimentare francese attraverso aiuti straordinari agli agricoltori in difficoltà e un migliore tracciamento di prodotti. Misure giudicate non sufficienti dal movimento di protesta. E mentre le proteste continuano gli sguardi si volgono adesso a Bruxelles dove giovedì la Commissione Europea presenterà una proposta per una nuova deroga alle norme europee rivolte agli agricoltori sulle quote minime di terreno da mantenere a riposo per aver accesso agli aiuti della politica agricola comune.