Dopo giorni di marcia, rallentata dai blocchi della Polizia lungo il percorso, gli agricoltori francesi ce l'hanno fatta a raggiungere il mercato alimentare all'ingrosso di Rungis, a Parigi. È stato un gruppetto di una sessantina di persone, a piedi, a superare le barriere della proprietà privata ed entrare. Prontamente sono stati arrestati dalla Polizia arrivata sul posto in tenuta antisommossa. Il tutto si è svolto nella calma, però per gli agricoltori l'obiettivo era comunque raggiunto: compiere un'azione simbolica dopo dieci giorni di proteste. Per tutta la giornata di mercoledì centinaia di trattori hanno continuato a marciare verso la capitale in un clima di tensione crescente. Ben cento i posti di blocco su tutto il territorio con 10mila persone mobilitate. Le promesse fatte dal Primo Ministro Gabriel Attal e dal Presidente Macron non sono bastate, così come le concessioni già annunciate dalla Commissione Europea. È da Bruxelles, a questo punto, che si attendono risposte, da Bruxelles dove si reca lo stesso Presidente francese, Emmanuel Macron, per incontrare la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e, ha detto il Presidente, cercare di chiarire alcuni aspetti relativi alla sovranità alimentare francese e al ruolo dell'Europa che deve essere amica e non nemica. Intanto però la protesta degli agricoltori francesi continua.