Proteste Cile, giovane donna trovata impiccata

21 nov 2019
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Questa donna è Daniela Carrasco. Aveva 36 anni, si faceva chiamare Mimo. Amava vestirsi da clown quando manifestava contro il Presidente Sebastian Pinera. Con pacifico interesse civico chiedeva riforme economiche, cambiamenti politici al suo Governo. Mimo è stata trovata impiccata ad una ringhiera, nelle vicinanze del parco André Jarlan, il comune cileno di Pedro Aguirre Cerda. Era finita nelle mani dei Carabineros. Ieri i genitori della ragazza hanno ricevuto la perizia dei medici, che hanno confermato la morte per soffocamento da impiccagione, escludendo lesioni fisiche attribuibili a violenze sessuali. La tesi del coordinatore di Ni una menos, il movimento in difesa dei diritti delle donne, è però un'altra: Daniela sarebbe stata violentata, torturata e nuovamente violentata fino alla sua morte. Si tratta dunque di una morte simbolica, un monito per tutte le donne cilene che continuano a riempire le strade e le piazze del Cile. Secondo i dati raccolti dall'ONU, dall'inizio delle proteste, si contano 19 denunce per abusi sessuali e 133 per casi di tortura. Dopo i tanti episodi di violenza, il direttore della polizia militare cilena ha annunciato la sospensione dell'uso dei proiettili di gomma, tranne nei casi di legittima difesa.

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