Dopo il successo della nona mobilitazione nazionale, i Sindacati francesi non demordono. La loro battaglia contro la riforma delle pensioni di Macron è ancora più serrata, il tempo stringe, vogliono che il Governo senta il fiato sul collo delle migliaia di persone contrarie e così a stretto giro è stata convocata già per martedì 28 marzo un'altra grande giornata nazionale di scioperi e manifestazioni. La riforma che porta da 62 a 64 anni l'età pensionabile entro il 2030 è definita dai Sindacati una riforma ingiusta, crudele, ingiustificata. Un vero naufragio, che porterà disastri sociali. Ma cosa si aspetta il Sindacato dalla mobilitazione di piazza?, qual è l'obiettivo? Non è troppo tardi ormai per fermare la legge? Accusati da Macron di non aver proposto compromessi i Sindacati hanno ribattuto che l'alternativa a questa riforma c'è, ci sono anche le risorse per evitarla senza far sballare il sistema pensionistico. Quanto alle violenze di piazza dei black block sono inaccettabili e da condannare senza esitazione. La nostra forza, ripetono, è nei numeri, è una forza senza violenza.