Dopo settimane di proteste e tensioni oggi dovrebbe arrivare dalla Casa Bianca un primo concreto segnale di attenzione. Il Presidente Trump presenterà un ordine esecutivo per creare un database con cui tracciare gli episodi di eccessivo uso della forza da parte delle forze dell'ordine. Un primo passo, ma non certo la soluzione, secondo i tanti i manifestanti che continuano a scendere in piazza in tutto il Paese, chiedendo una riforma seria della polizia che possa mettere fine a morti inutili e insensate come quella di George Floyd o di Rayshard Brooks il nero ucciso ad Atlanta due poliziotti che gli hanno sparato alla schiena mentre cercava di scappare appena tre giorni fa, ieri ha parlato la sua famiglia e la vedova Tomika Miller ha chiesto giustizia, pur rimarcando che nulla ormai potrà ridarle suo marito. D'altronde la morte di Brooks, documentata da vari video è stata definita sconvolgente anche dallo stesso Presidente Trump, mentre il sindaco di Atlanta ha comunque annunciato una serie di nuove regole, con effetto immediato per avere maggior controllo sull'operato degli agenti, così come sta avvenendo a livello locale, anche in altre città come New York, che cercano di dare risposte alle richieste di giustizia dei manifestanti in attesa che si muova il Governo federale. E dopo Washington, anche New York ha deciso di lasciare un segno tangibile del momento storico che stiamo attraversando, dedicando una strada di Brooklyn di fronte al teatro Billie Holiday ad un enorme murales con la scritta black lives matter, anche questo ci ha spiegato l'artista Dawud West è un segnale che queste proteste potrebbero portare per una volta ad un vero e concreto cambiamento.