Vladimir Putin si è fatto riprendere tra candele e icone nella Cappella della Residenza Presidenziale, nella notte del Natale Ortodosso che si celebra il 7 gennaio. Prega assieme ai familiari dei soldati uccisi in quella che Mosca definisce ancora oggi operazione speciale in Ucraina e non guerra. L'anno scorso avevano sollevato speculazioni le immagini di Putin solo la vigilia senza alcun partecipante alla tradizionale messa natalizia. Il Presidente nelle scorse ore di festività ha promesso di "Sostenere gli uomini che al fronte difendono gli interessi della Russia", ha detto, le sue parole e l'incontro natalizio con le famiglie arrivano mentre da settimane cresce la pressione dei parenti dei soldati dispiegati in Ucraina, a piccoli gruppi chiedono il rientro dell'esercito dal conflitto che non si ferma neppure durante le festività. Sarebbero infatti diverse le vittime civili tra cui almeno 5 bambini uccisi in un attacco missilistico russo contro un porto dell'Ucraina orientale nel giorno della vigilia del Natale Ortodosso, data che vede ucraini e russi divisi anche sulle festività. Per la prima volta infatti dal 1917 dalla Rivoluzione Russa, Kiev ha deciso di riportare la data del Natale al 25 dicembre secondo il calendario gregoriano seguito dalla Chiesa di Roma e non dalla Chiesa ortodossa russa. Si tratta di una mossa tesa a rimarcare la frattura con Mosca e le aspirazioni europee del Paese e che tiene conto anche dell'esplicito sostegno della Chiesa Ortodossa russa guidata dal Patriarca Kirill alle scelte del Cremlino sulla guerra in Ucraina.