Isolare la Russia è impossibile. Il Presidente Vladimir Putin torna a parlare delle sanzioni occidentali e con la consueta sicurezza sostiene che per la Russia nulla sia cambiato. La Russia non ha perso e non sta perdendo nulla, a causa dell'operazione speciale, come lui continua a chiamare l'invasione dell'Ucraina, ma anzi ha rafforzato la propria sovranità. Ad essere in difficoltà, sostiene invece con spavalderia, sarebbero gli europei. La qualità della vita e delle persone in Europa viene sacrificata, accusa infatti, per preservare la dittatura statunitense negli affari mondiali. Attacchi specifici e diretti che Putin lancia agli Stati Uniti, delineando l'Europa come pedina della potenza statunitense. Le sanzioni imposte dai Paesi occidentali alla Russia costituiscono una minaccia al mondo intero, secondo Putin, che bolla il Price cap come una stupidità senza futuro. Il mercato europeo delle risorse energetiche, dice, era privilegiato un tempo, ora non lo è più. La domanda di risorse della Cina cresce e gli accordi energetici con la Russia funzionano, avvisa. E poi minaccia anche l'intenzione di discutere con il Leader turco Erdogan, garante dell'accordo sul grano, la possibilità di limitare l'esportazione di grano e cibo dall'Ucraina all'Europa perché, sostiene, non viene inviato ai Paesi più poveri che ne hanno più bisogno. Tutto questo, avverte, può portare ad una catastrofe umanitaria senza precedenti, attribuendo a questo e non ad una ritorsione l'intenzione o solo la minaccia di limitare l'esportazione verso queste rotte. insomma prima il gas, poi il grano, Putin continua con le sue minacce e poi sull'Ucraina, sulla sbandierata operazione speciale, Putin ancora sostiene: La Russia non ha iniziato le azioni di combattimento in Ucraina ma sta cercando anzi, e sono le parole del capo del Cremlino, di finirle perché è dal 2014 che continuano. Tutto questo mentre l'ONU lancia l'allarme sulla sicurezza nucleare: alla centrale di Zaporizhzhia stiamo giocando con il fuoco.























