Il virus dilaga e i numeri continuano a crescere drammaticamente nelle ultime ore. Trema anche il Cremlino, dopo il contagio del Premier e di due Ministri dello Zar, risultati positivi al tampone e dopo il ricovero del suo più stretto collaboratore, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, soltanto poche ore fa. Putin è già in crisi di consensi e isolato, a livello politico, lo è sempre di più anche fisicamente. Ormai da tempo per proteggersi dal virus, si è trasferito nella sua residenza alle porte di Mosca, dove lavora da remoto, mentre il suo gradimento continua a precipitare. Il Paese, infatti, fa i conti con un sistema sanitario inadeguato e continui incidenti negli ospedali Covid. Tre incendi con diverse vittime in pochi giorni, proprio mentre la situazione, sul fronte sanitario, sta precipitando. Il numero ufficiale dei morti da Covid nel Paese, sarebbe sottostimato. Da mesi lo denunciano i medici in prima linea, che parlano anche di uno scarso livello di protezione nei reparti, e di dirigenti sanitari che insabbiano mancanze e difficoltà negli ospedali. Alcuni di loro, dopo le denunce, sono rimasti vittime di strani incidenti. Gli oltre 10.000 nuovi casi nelle ultime ore, inoltre, riconfermano la Russia il secondo Paese più colpito al mondo per numero di contagi, dopo gli Stati Uniti, con epicentro della pandemia a Mosca, unica città dove restano in vigore le restrizioni, allentate ieri in tutto il Paese. Una situazione esplosiva, aggravata anche dalle posizioni assunte da alcuni Paesi limitrofi dell'ex Unione Sovietica, che alimentano la disinformazione di Stato, come la Bielorussia che, nonostante gli oltre 20.00 contagi, non adotta alcuna misura e, anzi, continua a far giocare i campionati di calcio, mentre il Presidente, Lukashenko, professa che per combattere il virus bastino sauna e vodka.