"Si tratta di mele marce e politicamente hanno fatto delle scelte inaccettabili. Sono garantista quindi le responsabilità penali toccherà accettarle ai giudici. Ma ritengo altresì che non si debba però confondere il comportamento scorretto, per me indegno, di alcuni parlamentari con l'istituzione Parlamento Europeo. Ricordo che è l'unica istituzione democratica. Io difendo l'istituzione. Non confondiamo l'istituzione con alcune mele marce. D'altronde c'era anche Giuda seduto al tavolo con Gesù, quindi non è che tutti gli apostoli fossero come Giuda". Lei è stato Presidente del Parlamento, è stato anche commissario europeo. E allora questo scandalo che abbiamo visto nascere in Parlamento teme che si possa ampliare anche la Commissione Europea? Cioè che quel sistema di corruzione possa aver toccato anche gli ambienti dell'esecutivo comunitario? "Io mi auguro proprio di no. Mi auguro che non ci sia nessun corrotto alla Commissione Europea. Saranno i giudici se scoprono qualche cosa, le forze di polizia se scoprono qualcosa ma fino adesso non sono arrivati segnali in questa direzione. Ci sono degli italiani corrotti. È vero. Ci sono sempre stati ma ci sono corrotti anche di altri paesi. La corruzione non ha confini di nazionalità o di lingua. È innata purtroppo nell'essere umano e ci sono degli esseri umani che cedono alla corruzione. Ma devo dire io in tanti anni, in 30 anni di attività nelle istituzioni europee mai nessuno è venuto a farmi offerte economiche o di altro tipo". Oggi fonti di stampa parlano della possibilità di una talpa all'interno del Parlamento europeo. Chiaramente aspettiamo la magistratura. Non si possono fare illazioni. Ma lei ritiene che sia un'ipotesi plausibile? "Non lo so, non lo so. Io mi riconosco in tutta l'azione della presidente Metsola che sta avendo un atteggiamento serio, credibile, fermo e naturalmente bisognerà forse irrigidire ancora le regole per quanto riguarda le lobby e le organizzazioni non governative che frequentano il palazzo".