Il Covid ha riportato il pianeta indietro di 5 anni. È l'ONU a lanciare l'allarme col nuovo rapporto Human Development Index. Il virus sì, ma anche la guerra in Ucraina e l'impatto del cambiamento climatico, sono i fattori che hanno determinato l'inversione dello sviluppo globale su salute, istruzione, aspettativa e tenore di vita. Per la prima volta dalla sua creazione, più di 30 anni fa, l'indice è diminuito per 2 anni di fila, nel 2020 e nel 2021, tornando al livello del 2016 e cancellando i guadagni dei 5 anni precedenti. Secondo il Programma di Sviluppo delle Nazioni Unite, questo immenso declino riguarda più del 90% dei Paesi del pianeta e per alcune situazioni, si tratta di una crisi che il conflitto ucraino potrebbe ulteriormente aggravare. La Svizzera si trova in cima all'indice quest'anno, con un'aspettativa di vita di 84 anni ed un PIL pro capite di oltre 66mila dollari. L'Italia è 30esima, in miglioramento di 2 posizioni, con un'aspettativa di 82,9 anni e 42.840 dollari di PIL pro capite. All'altra estremità della scala c'è il Sud Sudan, dove l'aspettativa di vita è di 55 anni e le persone trascorrono in media solo 5,5 anni a scuola. Negli Stati Uniti, ad esempio, l'aspettativa di vita alla nascita è diminuita di oltre 2 anni dal 2019. In altri Paesi infine il calo è molto più elevato.























