Sono in fuga da guerre, violazioni dei diritti, disuguaglianze economiche, mancato accesso a cibo, o acqua, disastri ambientali o attacchi terroristici, ma trovano sempre meno risposte nell'Unione Europea e nell'Italia. Secondo il nuovo e quarto report della Fondazione Migrantes, sono ancora troppo poche le persone che riescono ad attraversare i confini attraverso canali legali e sicuri. Negli ultimi 5 anni sono entrati irregolarmente, nel territorio dell'Unione Europea, circa due milioni di persone, in gran parte provengono da Paesi coinvolti in conflitti interni o internazionali. Sono circa 72 mila 500, secondo dati ancora provvisori, gli attraversamenti irregolari di migranti e rifugiati registrati alle frontiere esterne dell'Unione Europea, tra gennaio e settembre 2020. Fra le rotte di ingresso principali, sono in aumento quella del Mediterraneo centrale e quella dei Balcani occidentali. Negli ultimi mesi, tuttavia, nell'Atlantico si sono moltiplicati gli arrivi alle Canarie. Sono quasi 700 le persone morte o disperse in mare nel 2020. La pandemia del Covid 19, secondo un report di Migrantes, ha fornito allo stesso tempo anche i pretesti per una serie di misure difensive. Ecco che la percentuale di migranti che hanno richiesto il diritto di asilo è di quasi 200 mila persone, ma è calata in percentuale, del 31 per cento, rispetto al 2019. L'Unione Europea, nel 2019, ha garantito protezione a quasi 300 mila rifugiati.