Sì, dopo il cessate il fuoco, la liberazione degli ossaggi israeliani, la liberazione dei prigionieri palestinesi, l'ingresso nella Striscia di Gaza, di massicci aiuti umanitari, cibo e medicine e carburante è il punto dell'accordo per la tregua, su cui si focalizzano le attenzioni. Guardate un po' questi dati, questo è il numero di camion contenenti cibo, punto e altri aiuti che sono entrati nella Striscia di Gaza, nel corso dell'ultimo anno secondo le Nazioni Unite per garantire i fabbisogni dei 2 milioni di Gazawi che vi abitano servono 600 camion al giorno. A settembre siamo arrivati a 181, quindi ben sotto le necessità. Si era arrivati a queste cifre solo tra gennaio e febbraio del 2025 era in corso il primo armistizio tra Hamas e Israele, quindi il numero di camion deve triplicare. Negli ultimi giorni ci siamo attestati su numeri tra i 170 e i 180, insomma c'è ancora molto da fare per accelerare l'invio e per poi anche la distribuzione di questo cibo e proprio in queste ore oggi è il giorno dell'apertura del valico di Rafah, questi sono i valichi che erano aperti nei giorni scorsi, ma Rafah rappresenta un punto di svolta in questo senso perché, rappresentando il confine tra Egitto e la Striscia di Gaza, può permettere l'ingresso di molti più camion all'interno della Striscia. Ci sono tutti questi aiuti, secondo le Nazioni Unite? Sì, abbiamo nei magazzini cibo e medicine per riempire 6000 camion, così dice un portavoce delle Nazioni Unite. Attenzione, poi però c'è il tema della distribuzione, un fatto è, entrare nella Striscia, poi distribuire il cibo è altrettanto se non più difficile. L'82% dei camion vengono saccheggiati o pacificamente o con la forza all'interno della Striscia, quindi non arrivano nei punti di distribuzione, distribuzione che non sarà più affidata alla Gaza Humanitarian Foundation americo israeliana che tanto ha fatto discutere anche per le condizioni di insicurezza in cui distribuiva il cibo. Molti Gazawi sono stati uccisi proprio avvicinandosi al sito di distribuzione, ma tornerà alle Nazioni Unite e alla Croce Rossa. .























