Tenetevi forte: Donald Trump aveva ragione. Il D-Day dei complottisti, una sorta di giorno della rivincita per smascherare il furto della Casa Bianca, ha confermato i timori dell’ex Presidente degli Stati Uniti. I risultati delle elezioni dello scorso novembre, almeno qui nella Contea di Maricopa, la più grande dell’Arizona, erano sbagliati. Dal riconteggio manuale affidato, dai repubblicani, a una oscura, inesperta ma anche amica società di nome Cyber Ninja, è emerso che Joe Biden, al quale lo Stato fu assegnato, avrebbe in realtà dovuto avere… 99 voti in più. E Trump quasi 300 in meno. Autogol clamoroso. Sei mesi, e altrettanti milioni di dollari generosamente donati dai sostenitori, dopo, il risultato del riconteggio che nella narrativa Trumpiana doveva aprire le porte alla riconquista della Casa Bianca finisce in farsa, come era iniziato. Il rapporto presentato al Senato dell’Arizona certifica con i numeri ciò che si sa da quasi un anno: cioè che Biden è Presidente, butta lì che ci sarebbero incongruenze su un certo numero di schede, ma dice che potrebbero esserci spiegazioni, e non usa neanche una volta la parola frode. In uno Stato di Diritto, per le controversie non bastano i forum online, ma servono giudici e tribunali, e in nessuno di questi le timide cause aperte dai legali dell’ex Presidente sono mai andate avanti. Se non hai ragione, e non puoi batterli, l’unica strategia è il caos. Incurante dei dati, Trump canta vittoria, perché quelle incongruenze sarebbero la prova che le elezioni non potevano essere convalidate. Per l’ex Presidente, in verità, marca male: oltre alle investigazioni sugli affari di famiglia, la Commissione Parlamentare sull’assalto al Campidoglio ha chiamato a testimoniare sotto giuramento i suoi ex capi dello staff e i più stretti consiglieri. E l’attuale Inquilino della Casa Bianca ha fatto trapelare che non nasconderà agli americani alcun atto relativo alle sue azioni di quel giorno. Trump cerca quindi di alzare quanta più polvere possibile. E per aumentare la confusione, ha fatto chiedere al Governatore repubblicano del Texas il riconteggio in quattro Contee del suo Stato. Solo che il Texas l’aveva vinto lui.